Mutui, a settembre i tassi in calo al 3,33%

Mutui, a settembre i tassi in calo al 3,33%

I tassi di interessi di prestiti a famiglie e imprese nel mese di settembre hanno visto una contrazione più marcato rispetto ai mesi scorsi, complice il taglio al costo del denaro da parte della Bce il mese scorso. Il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è sceso al 3,33 per cento rispetto al 3,59 per cento di agosto e al 4,42 per cento di dicembre 2023. Rispetto a dieci mesi fa, dunque, il costo del denaro per l’acquisto della casa è calato di oltre 1 punto percentuale. Anche il costo del denaro per le imprese ha segnato una flessione significativa, scendendo sotto la soglia del 5 per cento, al 4,96 per cento contro il 5,13 per cento di agosto e 5,45 di dicembre 2023. Per le imprese la contrazione dei tassi di interesse negli ultimi 10 mesi è stata la metà rispetto ai mutui, con un calo inferiore allo 0,5 per cento. Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,69% dal 4,72% del mese precedente. Il quadro emerge dal bollettino Abi di ottobre, divulgato oggi, sabato 12 ottobre.

I prestiti a famiglie e imprese ancora in flessione dell’1,2 per cento

Per quanto riguarda l’andamento dei flussi dei prestiti a settembre 2024 è stata registrazione una diminuizione della flessione in atto ormai da mesi: i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,2% rispetto a un anno prima, in rallentamento rispetto al calo registrato ad agosto 2024 (-2,0%) quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,5% e quelli alle famiglie dello 0,6 per cento.

La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 184 miliardi tra agosto 2023 e agosto 2024 (94,5 miliardi famiglie, 15,9 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).

Sempre il mese scorso la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa del 10,6% (+12,2% nel mese precedente). I soli depositi, nelle varie forme, a settembre 2024 sono cresciuti dello 0,3% su base annua (+2,0% il mese precedente).

La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a settembre 2024 è risultata in aumento dell’1,5% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio anno.

In flessione i rendimenti dei conti, in aumento quelli dei depositi vincolati

In lieve flessione anche i tassi di interesse sui depositi. il tasso sui soli depositi in conto corrente a settembre era lo 0,52% contro lo 0,54% nel mese precedente (0,02% a giugno 2022). Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a è stato il 3,32%. Ad agosto era più basso: in Italia 3,30% contro una media dell’area dell’euro di 3,24%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 303 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso è stato il 2,97%, con un incremento di 166 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. I crediti deteriorati netti sono in lieve aumento, da 30,6 a 31,1 miliardi.

(Fonte “Il Sole 24ore”)

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