Il taglio dei tassi di 25 punti voluto dalla Bce si traduce in maniera positiva sulle rate di mutui e prestiti per le famiglie che possono tornare a sorridere.
Buone notizie per le famiglie italiane arrivano dalla Bce che nella giornata di giovedì 17 ottobre ha annunciato il terzo taglio dei tassi nel 2024. La Banca Centrale Europea guidata da Lagarde, infatti, ha deciso per il taglio di 25 punti, l’ennesimo dell’anno dopo l’attenta analisi del trend in calo dell’inflazione. Una decisione, quella presa dalla Bce, che ha una traduzione positiva per le tasche dei consumatori che possono sorridere con la riduzione delle rate dei mutui e dei prestiti.
Terzo taglio della Bce
Dopo giugno e settembre, anche ottobre è mese di taglio ai tassi da parte della Bce che giovedì 17 ottobre 2024 ha annunciato la variazione di 25 punti. Il terzo da inizio anno, una decisione che ancora una volta fa sorridere le famiglie in materia di mutui, prestiti e non solo.
La scelta, annunciata da Christine Lagarde in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio Direttivo, è stata presa dopo l’attenta analisi del trend dell’inflazione in decrescita: “Crediamo che il processo disinflazionario è sulla buona strada e le informazioni ricevute vanno nella stessa direzione, al ribasso, ma così anche gli altri indicatori. In base ai dati non vediamo una recessione, ma un soft landing”.
L’impatto sulle famiglie tra mutui e prestiti
Ma qual è la traduzione effettiva del taglio dei tassi su mutui e prestiti? Stando al calcolo fatto dal Codacons, il taglio dei tassi dello 0,25% da parte della Bce deciso determinerà un risparmio per le famiglie che hanno il variabile, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese.
Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari a una minore spesa annua tra i 156 e i 324 euro. Se il finanziamento invece ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui.
Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.
Risparmi interessanti anche sui prestiti personali, spesso utilizzati dagli italiani per procedere all’acquisto di elettrodomestici o automobili. Infatti con la riduzione del costo del denaro anche i prestiti diventeranno meno cari, ma banche e finanziarie ci mettono un po’ di più a trasferire gli effetti del taglio ai clienti. Le stime comunque dicono che oggi acquistare un’auto da 25.000 euro con un finanziamento di 10 anni costerebbe addirittura 11.000 euro in meno rispetto ad un anno fa, con la variazione dal 14% all’8,58% del tasso sul credito al consumo.
Altri tagli? Il calendario della Bce
Quello del 17 ottobre potrebbe però non essere l’ultimo taglio dei tassi da parte della Bce. L’istituto, infatti, ha in programma nuovi incontri nei prossimi mesi ai quali, probabilmente, potrebbe essere discussa una nuova variazione dei tassi di interesse. Nel 2024, dopo i tre tagli già effettuati, potrebbe arrivare infatti una nuova variazione il prossimo 12 dicembre.
Tutti gli altri incontri, invece, sono già stati programmati per il 2025. Di seguito il calendario delle prossime riunioni dalle quali potrebbero emergere nuove variazioni dei tassi:
- 30 gennaio 2025
- 6 marzo 2025
- 17 aprile 2025
- 5 giugno 2025
- 24 luglio 2025
- 11 settembre 2025
- 30 ottobre 2025
- 18 dicembre 2025
(Fonte QuiFinanza)